Spesso una seria consulenza tecnica richiede la presenza continuativa in azienda. Il viaggio e gli spostamenti costituiscono una voce molto importante nel calcolo del costo di una consulenza viticolo-enologica….

Lo scopo primario di una consulenza a distanza è quello di abbattere l’onerosa spesa a cui dovrebbe far fronte l’azienda, ottenendo comunque dei soddisfacenti risultati. Dopo aver testato per alcuni anni il risultato qualitativo di un rapporto di consulenza a distanza, forti di strumenti di comunicazione informatica evoluti, è possibile ridurre ed, in certi casi, annullare le visite in azienda. Questo naturalmente richiede una buona esperienza degli operatori in loco e conoscenza dei sistemi informatici.

Cosa si può fare con una consulenza a distanza?

La consulenza tecnica a distanza consente di adottare le migliori strategie nella coltivazione dei vigneti in rapporto agli obiettivi enologici prefissati.
Attraverso l’assistenza in itinere si possono prevenire errori di gestione, si adottano le migliori scelte in funzione dell’andamento climatico e si supportano le piante in ogni fase fenologica per arrivare alle migliori maturazioni.
Ogni scelta adottata dopo l’arrivo delle uve in cantina può essere programmata, ogni problematica di vinificazione può essere prevenuta ed i pregi delle uve valorizzati.

Quali costi si abbatte?

Questo particolare sistema di assistenza incide macroscopicamente sui costi dei trasferimenti, dei pedaggi, del carburante e delle trasferte, andando ad abbattere la voce più importante del costo di una consulenza tecnica.

Quanto si risparmia?

Facendo una stima sommaria è possibile ipotizzare un abbattimento variabile dal 50 al 70% del costo di una consulenza tecnica.

Quali ” soluzioni” mi presenti come enologo?

L’assistenza in vigneto viene impostata fino dal germogliamento con una stretta comunicazione azienda-consulente che ha per oggetto lo stato dello sviluppo vegetativo, i sintomi di malattie e fisiopatie, la strategia di difesa antiparassitaria, l’andamento climatico e le condizioni ambientali.
Il rapporto tra tecnico e azienda viene serrato tramite la sincronizzazione e l’aggiornamento di tabelle di lavoro riguardanti gli interventi di difesa, le epoche di intervento, le fasi di sviluppo della vite, il monitoraggio degli insetti fitofagi; tutte queste informazioni vengono abbinate ai dati meteo ed alle immagini fotografiche raccolte.
Da questa comunicazione scaturiscono le strategie di lavoro, di difesa, di gestione delle viti e del terreno; tutto viene poi costantemente aggiornato, confermato o rettificato. Per l’assistenza enologica è possibile impostare dei protocolli specifici di vinificazione.

In questa fase l’assaggio del mosto in azienda è vivamente consigliabile dato che durante la fermentazione si rendono spesso necessarie decisioni tempestive. Successivamente le fasi post-fermentative e l’affinamento possono essere gestiti con l’assaggio periodico di campioni corredati da verifiche analitiche.

Hai già esperienze e con quali risultati?

Le esperienze raccolte con questo sistema di consulenza sono molto positive. Le azienda che riescono a stabilire una corretta sinergia con il consulente ottengono risultati molto interessanti. I vini ottenuti derivano da uve che hanno raggiunto un ottimo livello di maturazione e le scelte di cantina seguono un preciso progetto qualitativo. Ad oggi tuttavia l’eccellenza si riesce ad ottenere con una seppur minima presenza in azienda, soprattutto nelle fasi critiche (es. mese di maggio in vigneto, vendemmia in cantina). Presupposto fondamentale per il successo di questa strategia di lavoro rimane una buona esperienza degli operatori in loco e conoscenza dei sistemi informatici.